Pratica Docfa Roma: cos’è e quando è necessaria ed il costo
Come spesso accade, ricaviamo il significato delle cose dagli acronimi: DOCFA Roma significa infatti Documenti Catasto Fabbricati. É un software, cioè un sistema di elaborazione dei dati, con cui tecnici e professionisti, presentano pratiche catastali, tramite compilazione digitale e invio telematico all’Agenzia delle Entrate ed agli Uffici territoriali di competenza.
Cosa è il Docfa?
Il sistema Docfa è stato istituito dall’Agenzia del Territorio, al fine di acquisire tutte le informazioni necessarie per accatastare correttamente i diversi tipi di fabbricati. Si tratta, in sostanza, di una procedura per eseguire l’accatastamento o segnalare eventuali variazioni. I lavori di casa da comunicare con procedura Docfa sono:
- la realizzazione di nuovi fabbricati indipendenti,
- l’ampliamento dei vani di edifici esistenti e
- demolizione, anche parziale, di un edificio.
Esistono anche altri motivi per fare la procedura Docfa, alcuni dei quali non prevedono interventi edili, come: la fusione con altre proprietà, la divisione in più parti di una proprietà unica, la variazione della destinazione d’uso, il cambiamento dei dati toponomastici e tutte le variazioni, anche interne, che modificano il valore dell’intera struttura. Tra i casi più frequenti ci sono quindi la suddivisione di un’eredità, la creazione di un nuovo bagno all’interno di un’abitazione o la trasformazione di un appartamento in negozio.
Queste operazioni, infatti, prevedono la modifica delle particelle catastali e, come indicato dalla normativa vigente, il proprietario ha l’obbligo di comunicazione presso l’Agenzia del Territorio di competenza. Poiché la procedura Docfa prevede anche l’invio della relativa documentazione tecnica, tra cui il disegno del progetto e la relazione esecutiva, è necessario affidarsi ad un tecnico specializzato, incaricandolo di gestire tutta la procedura. Normalmente, la pratica viene eseguita da un geometra, ma anche da architetti ed ingegneri civili.
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Ultima versione Docfa: come si usa e costo
Il software DOCFA ha subìto ovvie modifiche nel tempo. Nasce per volontà del Governo Italiano nel 1993, e, ad oggi, la sua ultima versione è Docfa 4.00.3. Venne da subito messo a disposizione gratuita degli Albi delle professioni tecniche, per facilitare il disbrigo pratiche e ‘abituare’ i professionisti ad un approccio più smart e funzionale.
Il docfa nasce quindi per rispondere ad esigenze di adempimento tecnico-burocratico. L’utilità nelle procedure sempre indispensabili, si comprende quanto sia importante, specialmente per tecnici e professionisti, apprendere il corretto utilizzo del software. Ovviamente, la compilazione e la presentazione tramite il software non sono azioni banali, ma richiedono competenze specifiche, vista anche la complessità della materia e la delicatezza dei dati che tramite il Docfa vengono inoltrati agli uffici territoriali.
Scarica il Software Docfa
Per quanto riguarda invece il costo, occorre fare ordine. Il download del software è gratuito, si effettua dalla pagina ufficiale dedicata della Agenzia delle Entrate, ma è riservato solo al professionista abilitato a svolgere le operazioni per cui il software nasce. Non si tratta di uno strumento accessibile ed utilizzabile da tutti, tornando a ribadire l’importanza delle competenze necessarie al suo uso idoneo.
Scarica il Software Docfa
Cosa serve per la pratica docfa a Roma?
Tuttavia è bene sapere che per preparare la comunicazione Docfa sarà necessario che il titolare metta a disposizione:
- la visura catastale, comprensiva di indicazione dei proprietari dell’aerea interessata
- il titolo di provenienza, come ad esempio un atto di compravendita
- l’autorizzazione per i lavori svolti
- l’estratto di mappa e la planimetria catastale.
Dopo avere raccolto tutto il materiale necessario, è possibile procedere con l’invio della richiesta.
Dal 1 giugno del 2015, la procedura Docfa a Roma può essere eseguita solamente online, seguendo le disposizioni dell’Agenzia delle Entrate. Questo compito spetterà al tecnico (geometra, archietto o ingegnere), dato che i privati cittadini non possono essere abilitati alla trasmissione di documenti al Docfa. Per essere valida, la pratica necessita di un’esplicita approvazione da parte dell’Agenzia del Territorio, che può anche chiedere integrazioni o rettifiche sulla documentazione della casa, così come effettuare dei controlli sul posto.
Quanto costa la pratica docfa a Roma?
Il costo effettivo che si potrebbe impiegare per la compilazione e la presentazione dei modelli varia in base al consulente scelto. Infatti non vi è un prezziario univoco e tariffe predeterminate su i vari modelli da inviare. É la prestazione del consulente, nonchè la sua parcella, che può variare sensibilmente, anche in base alle zone urbane.A Roma e Provincia una pratica docfa ha un costo da € 150,00 a € 250,00, dipende dalla complessità della variazione catastale, ed a volte il prezzo del docfa può essere anche maggiore. I costi prevedibili e certi sono quelli provenienti dalle spese vive che esulano il lavoro del consulente:
- Costo spese per il catasto ammontano a 50,00€ ogni unità, sia che si tratti di variazione/integrazione/divisione o che si tratti di nuova costruzione
- Costo per diritti di voltura equivalgono a 70,00€
I modelli della pratica docfa a Roma nella presentazione della variazione catastale
Si tratta quindi di un percorso di digitalizzazione dell’amministrazione pubblica: difatti, la documentazione obbligatoria ed i modelli impiegati restano invariati rispetto al passato, quando esistevano solo moduli cartacei; la differenza è che oggi, essendo tutto in formato digitale, tempi e iter procedurali si semplificano grazie anche all’invio telematico.
Ritroviamo quindi anche qui i modelli digitali:
- Il modello D
- Modello 1N (I e II parte)
- Il modello 2N (I e II parte)
- L’elaborato Planimetrico e Planimetrie
I motivi per cui si presenta la variazione catastale Docfa: i casi più comuni
I motivi per cui è necessario redigere una variazione catastale sono molteplici; le cause più comuni sono le seguenti:
- divisione, da eseguirsi quando l’unità immobiliare è oggetto di frazionamento e genera due o più porzioni, ciascuna delle quali presenta le caratteristiche proprie delle classiche unità immobiliari;
- fusione, da utilizzare esclusivamente quando due o più unità di qualsiasi categoria e partita speciale sono fuse in una sola unità;
- ampliamento, da utilizzare nei casi in cui vi è un aumento di superficie e/o volumetria dell’unità.
- demolizione totale, nei casi in cui si interviene per demolire totalmente la consistenza del fabbricato e farne derivare un’area urbana;
- demolizione parziale, da utilizzare quando demolisci parte della consistenza dell’unità originaria;
- diversa distribuzione spazi interni, viene utilizzata in caso di spostamenti di tramezzi divisori, porte di collegamento e comunque per quelle variazioni che non comportano cambiamenti della muratura perimetrale dell’unità immobiliare a seguito di pratica cila a Roma;
Rientrano pertanto in questa causale anche la creazione di soppalchi o balconi a sbalzo. La chiusura di una terrazza a veranda costituisce invece un ampliamento a tutti gli effetti. Può essere utilizzata in casi di variazione di singole unità o congiuntamente ad altre causali;
- ristrutturazione, in caso di miglioramento qualitativo apportato all’unità immobiliare.
Può essere utilizzata in casi di variazione di singole unità o contemporaneamente ad altre causali; - frazionamento e fusione, nei casi in cui si sopprimono minimo 2 unità e costituite almeno altre 2, indipendentemente da categorie e partite speciali di appartenenza.